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A fronte di una preregistrazione effettuata nello storico semestre del 2008 i “recuperatori” di sostanze hanno regolarizzato la loro attività di recupero di sostanze “esistenti” (c.d. “phase-in”) ai sensi del Regolamento n. 1907/2006 (REACH). In questo modo i recuperatori hanno potuto continuare a “produrre” ed immettere sul mercato le sostanze recuperate in attesa di avvalersi dell’esenzione dall’obbligo di registrazione di cui all’art. 2 par. 7 d) del regolamento una volta perfezionata la registrazione della sostanza “originaria” da parte dei fabbricanti/importatori.

Tuttavia tutti i recuperatori, che avevano la scadenza di registrazione della sostanza fissata al 30 novembre 2010, potevano avvalersi dell’esenzione sopraindicata solo nel caso in cui i fabbricanti/importatori avessero registrato la sostanza in questione entro il termine previsto; in caso contrario i recuperatori dovevano provvedere alla registrazione immediata della sostanza non coperta più dalla preregistrazione.

Considerando la possibilità di usufruire dell’esenzione dell’art. 2 par. 7 d) di REACH è opportuno evidenziare che, sebbene il recuperatore non debba realizzare uno scenario espositivo per un uso di una “sostanza pericolosa recuperata” non coperto dalla registrazione della stessa sostanza, egli deve comunque fornire le appropriate misure di gestione dei rischi all’interno della Scheda di Dati di Sicurezza della sostanza pericolosa.
Sui contenuti di questa scheda, fornita agli utilizzatori professionali o industriali, il recuperatore acquisisce una sua specifica responsabilità, ben distinta da quella di un fabbricante/importatore che emette la Scheda di Dati di Sicurezza della sostanza “originaria” individuando gli usi identificati e realizzando i conseguenti scenari espositivi.
Il caso evidentemente più critico è costituito da un uso della sostanza recuperata, non coperto dalla registrazione della stessa sostanza, definito addirittura come “sconsigliato” dai registranti!

 

Dott. Gabriele Scibilia

docente di REACH (Facoltà di Farmacia - Università di Pisa)

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