Lo shale gas, ovvero il gas naturale che si trova intrappolato all'interno di formazioni di scisto, è diventata una fonte sempre più importante di gas naturale negli Stati Uniti a partire dall'inizio di questo secolo, e l'interesse si è diffuso gradualmente anche nel resto del mondo. Nel 2000 lo shale gas costituiva solo l'1% della produzione di gas naturale degli Stati Uniti; nel 2010 la produzione è stata superiore al 20% e la Energy Information Administration del governo statunitense prevede che entro il 2035, il 46% della fornitura di gas naturale degli Stati Uniti verrà da shale gas (fonte Wikipedia).
Lo shale gas si ottiene tramite estrazione secondo un metodo denominato fracking (fratturazione idraulica) che consiste nello sfruttamento della pressione di un fluido per creare e poi propagare una frattura in uno strato roccioso.
La fratturazione idraulica è sotto monitoraggio a livello internazionale a causa di:
Che succede nel territorio dell'Unione Europea?
Numerosi membri del Parlamento Europeo si oppongono all'introduzione del fracking nell'UE, così come le Associazioni ambientaliste, per i potenziali rischi per l'ambiente e per l'uomo sopra menzionati. A tale proposito segnalo un paio di articoli recenti sul tema in questione:
Tuttavia gli anti-fracking temono che tale processo estrattivo verrà utilizzato anche nell'UE per produrre gas naturale a partire dal 2015, perciò la "guerra" al fracking deve ancora esplodere a livello istituzionale e mediatico...
Che cosa prevede REACH per tale processo?
In applicazione del Regolamento REACH lo shale gas rientra nell'esenzione dall'obbligo di registrazione secondo l'art.7 par. 7 lettera b) così come indicato al punto 7 dell'Allegato V di REACH:
7. Le seguenti sostanze presenti in natura, se non sono chimicamente modificate:
minerali, minerali metallici, concentrati di minerali metallici, gas naturale greggio e lavorato, petrolio greggio, carbone.
L'utilizzo di prodotti chimici nel fracking costituisce invece una criticità del metodo di estrazione perché le sostanze impiegate dovrebbero essere state registrate per tale particolarissimo uso. Al momento pare che i dossiers delle sostanze presentati ad ECHA prevedono la copertura di questo uso soltanto per un numero esiguo di sostanze chimiche impiegabili nel processo di fracking.
Dott. Gabriele Scibilia
Docente di REACH (Facoltà di Farmacia - Università di Pisa)