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Il 16 dicembre u.s. si è svolta la consueta Conferenza nazionale sul regolamento REACH a cui è intervenuto il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, che ha ribadito che REACH non è solo un onere ma anche un'opportunità di crescita per le imprese italiane.

 

Dall'entrata in vigore di REACH (01/06/2007) l'ECHA ha ricevuto dossier di registrazione per oltre 11.000 sostanze rispetto alle 50.000 circa che secondo le stime attuali dovranno essere registrate entro il 31/05/2018.
La presentazione del dossier di registrazione, attività senza dubbio onerosa economicamente, è soltanto uno degli obblighi che REACH impone ai fabbricanti ed importatori delle sostanze mentre gli altri soggetti quali gli utilizzatori a valle ed i distributori ne risultano esonerati.
Tuttavia REACH dispone obblighi per tutti i soggetti sopraindicati in modo tale che un'impresa metta a punto un suo "sistema di gestione" per REACH considerate le ricadute trasversali del regolamento sui vari enti di un'impresa.

 

bilancia
 0,1% ovvero 1 impresa su 1.000

 

E' l'ottimistica previsione che un'impresa abbia integrato il sistema di gestione REACH all'interno del suo sistema di gestione aziendale (ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, ecc.) perché nella quasi totalità dei casi il sistema di gestione REACH non esiste nelle imprese italiane. Le imprese, infatti, sono attente più a problematiche importanti a breve termine (calo del fatturato, credit crunch, taglio di personale in seguito ad esuberi, ecc.) che a possibili difetti nella gestione di REACH.

 

Che significa registrare oggi una sostanza secondo REACH e sostenere i relativi costi se poi sei costretto a chiudere l'azienda oppure a spostare la produzione fuori dall'Unione Europea?
Che significa mettere a punto un sistema di gestione REACH perfettamente conforme a quanto disposto dal regolamento se poi i costi sono insostenibili e magari il competitor opera illegalmente e non è stato ancora pizzicato dagli organi di controllo?

 

Anche le autorità competenti dell'UE hanno constatato la difficoltà, in particolare delle PMI, dell'osservanza di tutti gli obblighi imposti da REACH e, a tale proposito, si stanno adoperando per trovare adeguate soluzioni a misura di PMI. Si veda a tale proposito l'incipit alla newsletter per segnalare che la Commissione europea ha organizzato uno specifico workshop il 10-11 dicembre u.s. nel quale era presente un nostro esperto per dare voce alle problematiche delle PMI italiane.

 

Vi auguro un Buon Natale e un Felice 2014 augurando che l'Italia, finalmente, cresca nel nuovo anno!

 

 

Dott. Gabriele Scibilia

Docente di REACH (Facoltà di Farmacia - Università di Pisa)

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