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Tra le grandi novità in atto nel panorama normativo europeo per la gestione dei "chemicals", segnaliamo che in data 16 Agosto 2012 è entrato in vigore il nuovo Regolamento UE n.649/2012 (PIC) "sull'esportazione e importazione di sostanze chimiche pericolose", che si applicherà a partire dal 1°marzo 2014 (con abrogazione del precedente Regolamento (CE) n.689/2008).

Il Regolamento PIC ("Prior Informed Consent") disciplina, infatti, le procedure connesse all'importazione e l'esportazione di taluni prodotti chimici pericolosi e gli obblighi posti alle imprese che desiderano esportare questi prodotti chimici in paesi extra-UE. Scopo del Regolamento è la condivisione delle responsabilità e la cooperazione nel commercio internazionale di sostanze chimiche pericolose, e la tutela della salute umana e dell'ambiente mediante la comunicazione di informazioni su come immagazzinare, trasportare, utilizzare e smaltire di sostanze chimiche pericolose in sicurezza ai paesi in via di sviluppo.

 

Tale normativa attua, all'interno dell'UE, la convenzione di Rotterdam sulla procedura di consenso preventivo informato per taluni prodotti chimici e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale: http://www.pic.int/

Nello specifico il Regolamento PIC si applica ai "chemicals" (sostanze di cui all'Allegato I del Regolamento e miscele contenenti tali sostanze in concentrazioni tali da far scattare l'obbligo di etichettatura a norma del regolamento (CE) n. 1272/2008), ma anche agli articoli (laddove siano applicabili le prescrizioni dell'art. 10 e 15 del medesimo Regolamento (UE) n.649/2012) contenenti prodotti chimici industriali, pesticidi e biocidi di cui all'Allegato I del medesimo Regolamento, come ad esempio, benzene, cloroformio, atrazina e permetrina.

Non sono coinvolti in questo ambito normativo le droghe e le sostanze psicotrope, i materiali e le sostanze radioattive, i rifiuti, le armi chimiche, gli alimenti e gli additivi alimentari, i mangimi, gli organismi geneticamente modificati, e i prodotti medicinali per uso umano e veterinario che sono disciplinati da differenti norme comunitarie. Il Regolamento PIC non si applica, inoltre, alle sostanze chimiche esportate o importate per la ricerca o l'analisi, a condizione che le quantità coinvolte non possano incidere sulla salute umana o sull'ambiente, e che non superino, per ogni singolo esportatore, i dieci chilogrammi/anno verso ciascun paese importatore.

A livello procedurale è importante sottolineare come l'esportazione di questi "chemicals" sia soggetta a due tipi di requisiti: notifica di esportazione ed esplicito consenso.

Il contenuto e i tempi della notifica di esportazione sono consultabili al seguente weblink:
http://echa.europa.eu/it/regulations/prior-informed-consent/export-notification-procedure

Le richieste per l'esplicito consenso sono consultabili al seguente weblink:
http://echa.europa.eu/it/regulations/prior-informed-consent/explicit-consent-requirement


Uno dei punti più rilevanti del nuovo Regolamento UE n.649/2012 (PIC) è legato al ruolo che ECHA, Agenzia europea delle sostanze chimiche istituita con l'introduzione dell'ormai celebre Regolamento (CE) n.1907/2006 (REACH), avrà a partire dalla data di applicazione di questa nuova normativa (1 ° marzo 2014).

ECHA sarà infatti responsabile delle attività amministrative e tecniche relative al nuovo regolamento. Compito principale dell'Agenzia sarà quello di elaborare e inviare le notifiche di esportazione ai paesi d'importazione al di fuori dell'UE, oltre a mantenere una banca dati delle notifiche e dei consensi espliciti forniti dai paesi importatori. Ai sensi della normativa precedente in materia (Regolamento CE n.689/2008, in vigore fino al 1°Marzo 2014),questa attività era una responsabilità del Joint Research Centre della Commissione europea.

ECHA fornirà inoltre assistenza e consulenza scientifica e tecnica all'industria, alle autorità nazionali designate sia dall'UE sia dai paesi extra-UE, e alla Commissione europea.

La nuova sfida è stata accolta con entusiasmo dal Direttore esecutivo dell'ECHA, Geert Dancet, il quale ha dichiarato:
"La gestione delle attività PIC da parte dell'ECHA beneficerà dell'esperienza che abbiamo acquisito dal nostro lavoro su REACH e CLP. Avere la responsabilità amministrativa di questi tre regolamenti, così come il nuovo regolamento sui biocidi, entrato in vigore questa estate, è un segno di fiducia nella capacità dell'ECHA di operare".

La banca dati dei "chemicals" pericolosi importati ed esportati sarà resa disponibile sul sito web dell'ECHA.

 

Dott. Iacopo Carlini
(REACH SIEF & IUCLID 5 dossier project Manager)

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